Grazie Carmine, a nome dei tanti e delle tante con cui resistiamo cercando il futuro.

Ho conosciuto Carmine Donnola in modo fortuito. Ci siamo trovati in una stazione. Lui mi ha avvicinato e mi ha chiesto “Sei Gianni Fabbris?” …. gli ho risposto e Carmine ha aggiunto “era tanto che volevo conoscerti”.
Lui sapeva molto di me, del mio impegno e delle nostre battaglie in difesa della terra, dei contadini, del nostro territorio … mi ha raccontato di se e della sua vita, della sua poesia.
Ci siamo conosciuti così mentre “camminavamo domandando” …  curiosi l’uno dell’altro.
Qualche giorno fa lo ho ritrovato in un’altra stazione e ci siamo scoperti ancora in viaggio. Lui con le sue poesie, io con il mio impegno sociale.
Dal primo incontro è passato qualche anno. Io sono stato arrestato per il mio impegno in difesa delle aziende agricole vendute all’asta, vittime di usura e colpite da una crisi strumento della speculazione più spregiudicata.
Carmine mi ha inviato questa poesia dicendomi: “la ricordi? la ho scritta pensando a te ed ispirandomi alle tue battaglie in difesa dei contadini”.
Questo è il video in cui la recita e sotto il testo. Un grido di dolore.
Ne sono orgoglioso e lo ringrazio a nome dei tanti e delle tante con cui e per cui in questi anni ci stiamo battendo. Perché una vita di lavoro e di fatica non può essere cancellata da una crisi decisa per arricchire sciacalli e speculatori e perché l’impegno per difendere la terra e le sue comunità vive solo dentro la battaglia per una società giusta.
…… grazie Carmine e buon cammino

SENZA IMMAGINE
Poi arrivarono loro un pugno allo stomaco
mi seppellirono di notifiche
con i cappelli in mano mi umiliarono l’anima
Si raggrupparono davanti la campagna
mi sequestrarono casa
sollecitarono la mia stanchezza
M’ipotecarono il futuro
mi sono sentito un agnello divorato da un branco di lupi affamati
Fermo macchina
momenti bui
porte chiuse
cancellato dal catalogo dei sogni
M’impedirono di vivere
non si dorme la notte
mi strozzarono i ricordi
Prima che arrivassero loro
avevo gli occhi dell’immenso
senza speranza mi hanno lasciato
Senza immagini il mio domani
la frustrazione genera mostri
senza presente il mio passato
Cosa mi rimane come premio finale
Equitalia condanna sofferenza totale

Carmine Donnola

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