Ci sto provando! Sto cercando di impormi un profilo “laico e pragmatico” di fronte al mutare dei tempi e al nuovo che avanza.
Sto cercando di adottare la regola per cui, prima di commentare, cerco di ascoltare, capire, accogliere. Non mi sono mai piaciuti i tifosi e, dunque, il fatto di non iscrivermi al partito dei “contrari a priori” mi sembra già un atto generoso per uno come me che da cinquant’anni è collocato comunque all’opposizione di qualsiasi governo si è succeduto.
Giuro che lo sto facendo! Tanto che ieri mattina a colazione, ascoltando la dichiarazione del premier Conte a commento del vertice Europeo sui migranti appena concluso ho persino fatto un’apertura di credito osservando “Però! Vuoi vedere che questi riescono a imporre in Europa la condivisione delle responsabilità sull’accoglienza ai migranti?”. Marilena mi guarda e commenta: “Ma che dici? La hai sentita bene la dichiarazione? Ha detto <<su base volontaria>> …. se prima avevano l’obbligo e non lo hanno rispettato, figurati adesso se lo fanno su base volontaria”.
E io (che in verità col passare degli anni comincio ad avere problemi di udito e che non avevo sentito ma non volevo riconoscere l’handicap e il fatto che sto diventando mezzo sordo): “Ma scusa non hai sentito la dichiarazione di Conte? Con che forza ha rivendicato i risultati? Con che forza, sicurezza e autorevolezza? Vuoi che un Presidente del Consiglio che fa quelle dichiarazioni rivendicando con tanta forza il risultato storico che finalmente l’Italia ha imposto la soluzione in Europa per l’accoglienza ai migranti si possa esporre al rischio di fare una figura di merda tanto colossale se non fosse vero? Per quanto sia inesperto non ci posso credere, vedrai … e non essere cosi malfidata!”.
Marilena ha concluso: “Sè, sè! …. vedrai tu”.
Tempo qualche ora e, aprendo il computer, leggo la dichiarazione e scopro che c’è proprio scritto “su base volontaria” … Gelo.
Approfondisco e leggo la caterva di dichiarazioni dei leaders degli altri Paesi Europei che, pur con tonalità e modulazioni diverse, possono tradursi in una grande pernacchia all’Italia e al suo premier.
Che figura di merda! (quella del Governo italiano e la mia che gli ho dato credito).
Ho chiesto a Marilena se, per favore, mi fissa una visita dall’otorino (lei ha commentato: finalmente!) e nel frattempo mi unisco alla pernacchia imponendomi di essere meno disponibile e tollerante verso il “nuovo che avanza”.
Giu 30
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