Sono Gianni Fabbris, vivo a Policoro in provincia di Matera, sono stato il fondatore di Altragricoltura di cui sono il Presidente ed ho accettato la proposta di candidatura con la lista “la Sinistra” nella circoscrizione meridionale per le elezioni europee in cui sono candidato come indipendente.
Sono espressione di un vasto movimento di mobilitazione sociale che si è sviluppato in questi ultimi 25 anni e che si batte contro il modello della crisi imposto al ciclo di produzione, distribuzione e consumo del cibo ed al rapporto con la terra. Un movimento di resistenza e proposta che si è sviluppato soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia e nelle Isole ma che è attivo e presente ovunque.
Il nuovo protagonismo degli agricoltori del Sud sta riempiendo le campagne della lotta contro il modello che vorrebbe svuotare le nostre terre di uomini e donne al lavoro per riempirle di caporali, nuovi schiavi, discariche, trivelle e pale eoliche cementate.
La nostra lotta parla di cibo, diritti, difesa del lavoro, Sovranità.
La Sovranità su cui fondiamo la nostra proposta non è quella della paura, dell’autarchia e dell’egoismo ma quella sancita dai diritti universali dell’ONU e dalla nostra Costituzione che fissa diritti per tutti i popoli e, fra loro, ricerca le condizioni della coesistenza e dello scambio.
Abbiamo condotto in questi decenni una mobilitazione continua provando (spesso riuscendoci) a difendere i diritti di quanti sono stati colpiti dalla crisi ma, anche, costruendo progetti, lavorando a innovare i cicli economici, costruendo nuova impresa e lavoro buono, battendoci per il reddito e il salario, per un modello della riconversione agroecologica e ambientale.
Siamo un modello nuovo di sindacato, ci definiamo Sindacato di Comunità; la nostra mobilitazione parla delle città, delle periferie e delle campagne nel loro diritto universale al cibo, allo spazio, ai servizi ed alla terra.
L’Europa spende il 45% del proprio budget di spesa nell’agroalimentare e con questa massa enorme di finanziamenti incide sulla vita di tutti noi in maniera decisiva. Eppure le scelte che le classi dirigenti nazionali hanno compiuto ci consegnano un disastro sociale, economico, ambientale e civile. La nostra resistenza, i nostri progetti, il Sud hanno bisogno che quelle scelte vadano cambiate; se non ci riusciremo i nostri sforzi e il nostro impegno saranno vani.
La politica, compresa quella di sinistra, ormai separata dalle istanze sociali che noi e tanti altri esprimiamo, o non se ne occupa o lascia fare al mercato ed ai suoi poteri speculativi.
Dobbiamo provare ad avvicinare la forbice fra il protagonismo sociale dal basso, di cui i nostri movimenti sono espressione, e la politica. In nome dell’impegno civile e sociale che in tanti stiamo conducendo, dobbiamo invadere e rivoltare la politica.
A Sud di nessun Nord, Mediterraneo, Terra, Reddito e Lavoro, Comunità, Democrazia, Economia Circolare, Inclusione, Diritto alla salute e al cibo … Spero che la mia candidatura possa contribuire a mobilitare quanti nel Mezzogiorno stanno resistendo ed oggi sentono il bisogno di restituire dignità, senso e contenuti alla parola “sinistra” ed alla battaglia per il SUD.
Il contributo di ognuno di voi, il tuo contributo sono importanti e possono essere decisivi a far vivere in questa campagna elettorale lo sforzo collettivo di riaprire la strada dell’alternativa che sembra oggi un’utopia. Abbiamo bisogno di una scossa forte, di una rivolta contro l’idea che tutto ormai sia scritto dalla paura e da un pensiero reazionario.
Abbiamo bisogno di scrivere un’altra storia!
Usciamo tutti e tutte dalle tante, singole e separate iniziative di impegno quotidiano in cui siamo divisi per invadere e rivoltare insieme l’europa e la politica.
Maggio è un bel tempo per farlo. Rivoltiamole!
Un abbraccio
Gianni Fabbris
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